Roberto Chientaroli - Responsabile Area Finanza |
Vorremmo provare qui, anche con il vostro aiuto di
lettori, a fornire una semplificazione di tali argomenti che, se a molti
possono apparire ostici, sono obiettivamente importanti per avere una chiave di
lettura delle situazioni che si vivono giorno per giorno e per orientare le
proprie scelte in materia di risparmio, investimenti, credito, assicurazioni,
previdenza e, limitatamente al tema bancario/finanziario/assicurativo, fisco.
Per partire riteniamo che l’argomento di maggiore
attualità e sensibilità sociale sia quello relativo agli impatti della recente
manovra finanziaria.
Commentare le manovre finanziarie governative nei
giorni immediatamente seguenti alla loro emanazione è un atto di coraggio. Si,
perché di solito la prima analisi si può rivelare completamente sbagliata alla
luce dei chiarimenti interpretativi introdotti dai successivi decreti
attuativi, circolari esplicative e così via.
Intanto una certezza c’è: la manovra di cui si è
tanto parlato in queste settimane è legge dello Stato: il cosiddetto “Decreto
Monti” (i più fantasiosi lo chiamano “Decreto Salva-Italia”) il 22 dicembre
è stato definitivamente approvato dal Senato e firmato dal Presidente della
Repubblica ed ha quindi un nome: D.L.
201/2011 del 06.12.2011.
Il Decreto contiene varie misure in materia di
entrate che possono sostanzialmente essere riassunte nella tabella sotto che
evidenzia i principali provvedimenti (omettiamo tutto ciò che ci sembra meno
rilevante):
TIPOLOGIA PROVVEDIMENTO
|
PIU’ TASSE o MINORI PRESTAZIONI ?
|
IN VIGORE DAL
|
Imposta di Bollo su prodotti finanziari
|
SI
|
|
Contrasto all’uso del contante
|
NO
|
06
Dicembre 2011
|
Conversione delle Lire in Euro:
prescrizione anticipata
|
SI
|
01 Gennaio
2012
|
Imposta su attività rimpatriate con
Scudo Fiscale
|
SI
|
16
Febbraio 2012
|
Comunicazione rapporti finanziari a
Anagrafe Tribut.
|
NO
|
01 Gennaio
2012
|
Aumento accise carburanti
|
SI
|
06 Dicembre 2011
|
Liberalizzazione attività economiche
|
NO
|
06 Dicembre 2011
|
Tassa sui velivoli privati
|
SI
|
06 Dicembre 2011
|
ACE (Aiuto Crescita Economica)
|
NO
|
2011 (anno imposta)
|
Addizionali IRPEF Regionali
|
SI
|
2011 (anno imposta)
|
Tassazione Beni di Lusso
|
SI
|
01 Gennaio 2012
|
Pensioni – Calcolo Contributivo
|
SI
|
01 Gennaio 2012
|
Detraz. 36% ed estensione per calamità naturali
|
NO
|
01 Gennaio 2012
|
Parafarmacie: liberalizzazione Farmaci fascia C
|
NO
|
04 Febbraio 2012
|
Liberalizzazione orari negozi apertura e chiusura
|
NO
|
05 Marzo 2012
|
Tassazione ormeggio Natanti
|
SI
|
01 Maggio 2012
|
IMU
|
SI
|
18 Giugno 2012
|
Ordini Professionali - Riforma
|
NO
|
13 Agosto 2012
|
Aumento Aliquote IVA
|
SI
|
01 Ottobre 2012
|
Deducibilità IRAP per imprese
|
NO
|
2012 (anno imposta)
|
RES (Tributo Unico rifiuti e servizi locali)
|
SI
|
01 Gennaio 2013
|
Nuovo Calcolo dell’ISEE (indicatore situazione
economica ai fini della richiesta di servizi agevolati)
|
NO
|
01 Gennaio 2013
|
………….. Omissis …………..
|
………..
|
……………….
|
I
provvedimenti scritti in rosso ci sembrano di maggiore impatto per quanto
attiene i rapporti con la propria Banca ed è principalmente su quelli che si
concentreranno i nostri interventi nelle prossime settimane.
Il
primo tema che vorremmo provare a chiarire è quello relativo alle nuove imposte
di bollo per i servizi bancari e finanziari.
CONTI CORRENTI
Prima
le buone notizie: dal 1° gennaio 2012 i conti correnti detenuti da
persone fisiche con giacenza media (la media su base annua delle somme lasciate
sul conto) inferiore a 5.000 euro saranno in regime di totale esenzione di
bollo. Sugli altri, 34,20 euro per le persone fisiche (ma solo per i
conti con più di 5.000 euro di giacenza media) e 100,00 euro per i
soggetti diversi dalle persone fisiche (aziende, enti ecc., indipendentemente
dalle giacenze medie).
STRUMENTI FINANZIARI
Sempre
a decorrere dal 1° gennaio 2012, per quanto attiene le comunicazioni relative
agli strumenti finanziari (che è un po’ come dire, perdonate la banalizzazione ma serve per capire, tutto ciò che avete investito con la vostra banca al netto delle giacenze in conto corrente), l’imposta di bollo si applicherà secondo il
seguente schema:
2012: 1 per
mille sul
complessivo valore di mercato dei prodotti e strumenti finanziari (con la sola
esclusione dei fondi pensione e fondi sanitari). Imposta minima: 34,20 euro.
Imposta massima: 1.200 euro.
Dall’1/1/2013: L’Aliquota viene elevata
all’ 1,5 per mille. Vengono meno i limiti minimi e massimi.
Per
conti e strumenti finanziari, l’imposta è rapportata al periodo rendicontato
per cui se, ad esempio, si estingue un
conto dopo sei mesi, l’applicazione interverrà per la metà (6/12).
QUALI SONO LE
CONSEGUENZE PRATICHE?
Diciamo subito che l’architettura dell’imposta non
lascia grandi spazi per eventuali scelte tattiche, pertanto l’intento di questo nostro
intervento è sostanzialmente quello di aiutare a capire, semplificando anche a
costo di qualche piccola imprecisione. Questo senza entrare nel merito della
logica del giusto/sbagliato che ovviamente non ci compete.
1. Cosa cambia?
Ecco due tabelle per verificare le
differenze tra quanto applicato fino ad ora e quanto previsto nel Decreto:
CONTI
CORRENTI
Giacenza Media
|
Attuale
(annui)
|
dal 2012
(annui)
|
inferiore a 5.000
|
34,20
|
zero
|
superiore a 5.000
|
34,20
|
34,20
|
STRUMENTI FINANZIARI
Valore complessivo Strumenti Finanziari
|
Fino ad ora
(annui)
|
2012
(annui)
|
dal 2013
(annui)
|
5.000
|
34,20
|
34,20
|
7,50
|
10.000
|
34,20
|
34,20
|
15,00
|
25.000
|
34,20
|
34,20
|
37,50
|
50.000
|
34,20
|
50,00
|
75,00
|
100.000
|
34,20
|
100,00
|
150,00
|
1.000.000
|
34,20
|
1.000,00
|
1.500,00
|
1.200.000
|
34,20
|
1.200,00
|
1.800,00
|
1.500.000
|
34,20
|
1.200,00
|
2.250,00
|
2. Qualche considerazione utile.
a. Non ci sono prodotti a minore impatto fiscale: la struttura dell’imposta
è tale da rendere abbastanza ininfluente la scelta dello strumento o del
prodotto finanziario, dato che viene assoggettato sostanzialmente tutto, con la
sola esclusione di fondi pensione e sanitari, considerati accantonamenti con finalità
previdenziali ed assistenziali.
b. Evitare comportamenti irrazionali: in effetti l’ imposta
grava in maniera significativa (diciamo da 200 euro in su) solo su patrimoni di
una qualche rilevanza (100-200 mila euro in su). Pagare tasse e imposte può risultare
fastidioso ma soluzioni irrazionali come tenere contanti in casa o evitare di
investire per non pagare imposte possono, a conti fatti, essere molto più
costose, quando non addirittura pericolose.
c. Una piccola buona notizia c’è: i conti correnti con giacenza
media inferiore a 5.000 euro non pagano imposta di bollo. Pertanto, se la
propria banca offre un conto di servizio senza costi bancari, facendo
attenzione a mantenere i saldi entro il limite sopra indicato (pienamente sufficiente per le spese correnti),
si può ottenere un conto totalmente senza costi.
d. Solo per i milionari: nel caso purtroppo
rarissimo di detentori di importanti patrimoni finanziari un punto di
attenzione va sottolineato: dato che nel 2012 è prevista una imposta massima
pari a 1.200 euro, potrebbe essere conveniente condensare su un'unica Banca
tutto il proprio portafoglio. In effetti, per chi possieda un portafoglio
finanziario superiore a 1.200.000 euro la dispersione non paga. Se ad esempio
il signor X possedesse 2.000.000 di euro gestiti in 2 banche diverse, andrebbe
a pagare complessivamente 2.000 euro (0,10% su 1 milione per ogni banca),
contro i 1.200 euro che pagherebbe avendo tutto concentrato su unica banca.
Va detto che siamo in attesa del Decreto attuativo
del Ministro dell’Economia e Finanze e delle probabili Circolari interpretative
della Agenzia delle Entrate per meglio comprendere le modalità di applicazione
dell’Imposta. Al momento stiamo ragionando su una materia non ancora assestata,
per cui ci riserviamo di puntualizzare ed eventualmente correggere quanto sopra
indicato nel caso che i chiarimenti introducessero interpretazioni diverse.
Questa rubrica si propone lo scopo di fornire una
informazione di servizio il più possibile utile e pratica. Inviate le vostre
domande o considerazioni in posta elettronica al seguente indirizzo: progetti.finanza@pfabancamacerata.it , sarà nostra cura
rispondere nei prossimi interventi. Potete, se volete, anche proporre i
prossimi argomenti che vi piacerebbe fossero trattati, utilizzando lo stesso
indirizzo di posta elettronica.
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