giovedì 3 settembre 2015

Un gioco di squadra per supportare la ripresa economica del Territorio



Negli ultimi decenni il progresso scientifico e tecnologico è stato talmente intenso e veloce da produrre cambiamenti così innovativi che hanno profondamente inciso sui radicati comportamenti abitudinari precedenti ed addirittura modificato culture, visioni e sistemi di vita.
La comunicazione in tempo reale e le tecnologie innovative che hanno riguardato i vari settori e, per quanto qui interessa, particolarmente i settori finanziario ed economico della produzione e dei servizi, hanno dato il via all’ormai inarrestabile fenomeno della “globalizzazione” che, unitamente ai tanti inestimabili effetti positivi, ha però purtroppo prodotto anche qualche squilibrio nelle preesistenti situazioni.
A seguito di ciò, in sovrapposizione ed a complemento delle economie territoriali, che naturalmente continuano ad esistere quali componenti dello stesso, è così diventato maggiormente accessibile un unico immenso mercato mondiale in cui chiunque, avendone ogni necessario presupposto, può pertanto ambire a competere.
L’accesso al mercato globalizzato comporta necessariamente il possesso di quei fondamentali elementi che sono di per se determinanti per il successo imprenditoriale: la potenza del marchio, che qualifica il prodotto e – molto spesso – anche stili di vita, e/o la potenza aziendale, intesa, ln via generale ed in estrema sintesi, come solidità, dimensione ed organizzazione dell’impresa.

Nel nostro Territorio il tessuto imprenditoriale, in gran parte ancora formato dagli storici Fondatori delle aziende che ora vivono la fase del ricambio generazionale, operano imprese di eccellente rilevanza internazionale, le quali, pur essendo presenti con successo nel mercato mondiale, rappresentano però soltanto una parte, seppure importantissima, della nostra complessiva economia territoriale.
La restante gran parte del tessuto imprenditoriale locale è costituita da una miriade di piccole e piccolissime imprese che, non essendo attrezzate per competere a più ampio raggio, alimentano l’economia caratteristica del nostro Territorio e ne costituiscono purtroppo la parte più debole e critica.
Da sempre, naturalmente con alcune interessanti diversificazioni, essa ruota prevalentemente intorno alla produzione ed allo scambio dei cosiddetti “beni maturi” e, ormai da tempo, ha cominciato a manifestare significativi segnali di debolezza, da ultimo molto accentuati per gli effetti della grande crisi che stiamo vivendo.
Per garantirsi il futuro e continuare a creare ricchezza, ancorché soltanto in un mercato ristretto, che sta diventando sempre più difficile anche per la concorrenza dei paesi emergenti nella produzione degli stessi beni maturi, queste piccole imprese saranno quindi comunque costrette a crescere, aggregarsi, potenziarsi, riorganizzarsi, ecc., per creare nuove opportunità e trovare nuovi sbocchi.
Specialmente ora, in vista di quella che ormai si sta appalesando come possibile avvio della ripresa economica, in una situazione che si presenta però così diversa e più difficile di quelle precedenti, esse avranno pertanto ancora più bisogno di essere supportate in tutto ciò che potrà contribuire a migliorare la loro struttura ed a crearne le migliori condizioni operative per le quali, da soli e senza cambiamenti, si potrebbe realizzare forse ben poco.

Per fronteggiare la perdurante fase critica ed attuare i detti necessari cambiamenti, è notorio che le piccole imprese hanno soprattutto bisogno di sostegno creditizio e di consulenza specialistica relativa al credito ed alla finanza. Ma hanno anche grande bisogno di suggerimenti ed assistenze professionali che li aiutino a compiere un vero e proprio salto di qualità nell’impostazione dei progetti utili al conseguimento dei cennati obiettivi.
Intorno a questi dati di fatto sarebbe molto utile la nascita di un vero e proprio progetto, per la cui realizzazione, consideratene la novità e la complessità, appare necessario attivare un “campanilistico gioco di squadra” fra tutte le forze migliori del territorio: cittadinanza, istituzioni pubbliche e private, ordini professionali, associazioni di categoria, istituti di credito, ecc.. Propugnando con forza l’attuazione delle nuove regole e condizioni indotte dai cambiamenti irreversibili ormai avvenuti, si dovrebbe poi operare sotto un comune “spirito di bandiera” del Territorio, e non più delle singole posizioni, per la creazione di ogni necessaria ed utile condizione alla bisogna.

Per la copertura dei conseguenti fabbisogni finanziari, sul fronte del sistema bancario locale si deve tener conto da un lato delle situazioni di crisi in atto e, dall’altro lato, delle sempre più rigorose normative già in vigore e di quelle in via di emanazione, per cui non sembra purtroppo possibile fare molto affidamento su un adeguato sostegno da parte degli storici istituti di credito territoriali, che in gran parte stanno per vivere una fase di profonda ristrutturazione. Così come non sembra altrettanto possibile contare granché sulle grandi banche nazionali, che notoriamente preferiscono privilegiare le imprese più grandi e più performanti, trascurando le piccole fastidiose incombenze.
BPrM, Banca della Provincia di Macerata S.p.A., della quale mi onoro di essere il presidente pro tempore del Consiglio di Amministrazione, è invece un consolidato piccolo istituto di credito, giovane, innovativo, autonomo, indipendente, organizzato alla bisogna, in fase di espansione e di sviluppo. E’ in possesso di tutti i presupposti e requisiti per diventare la principale banca locale di riferimento, ed ha come missione due fondamentali obiettivi: creare valore per il proprio azionariato e contribuire allo sviluppo socio economico del territorio.
BPrM appare pertanto oggettivamente come la banca più adeguata ad essere il punto di riferimento per il necessario supporto alla realizzazione di un tale progetto, inteso a creare sotto ogni aspetto le migliori condizioni per il superamento dell’attuale critica situazione strutturale della nostra economia locale.
Con lo scopo di conseguire, oltre ai molti altri già raggiunti, il suddetto obiettivo di natura sociale, che rappresenta uno degli elementi fondanti dell’impresa, noi ci siamo e restiamo al servizio del Territorio.

Loris Tartuferi – Presidente della Banca della Provincia di Macerata

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