lunedì 19 marzo 2012

Aggiornamento su applicazione imposta di bollo su Strumenti Finanziari

Con riferimento all'articolo "Manovra Governo Monti: istruzioni per l'uso della banca" del 05/01/2012, nella prima stesura del Decreto Fiscale approvato il 24 febbraio u.s. dal Governo, che ha modificato il comma 2-ter dell'articolo 13 della Tariffa del Dpr 642/1972, restava in una sorta di limbo la qualificazione contrattuale del conto di deposito, che restava la forma più economica in assoluto, potendo contare su un costo di bollo pari a quello originario: 1,81 euro annui.

La novità è che ora il conto deposito rientra nella tipologia degli Strumenti Finanziari diversi da Conti correnti e Libretti di risparmio. Entreranno pertanto nella categoria di strumenti che pagheranno lo 0,10% per il 2012 (min. 34,20 max 1.200 euro) e 0,15% dal 2013 (nessun tetto).

Viceversa le forme tecniche di conto corrente e di libretto a risparmio, ancorché vincolati, restano nella categoria che gode di tassazione meno onerosa: per le persone fisiche, nessun bollo fino a giacenze pari ad euro 5.000 e bollo fisso di 34,20 euro annui su giacenze superiori a 5.000 euro.
Per l'individuazione di forma tecnica tra quelle sopra indicate fa fede il contratto, che deve espressamente indicare una o l'altra tra le forme possibili.
Va detto che la materia è tutt'ora in divenire, siamo in attesa di ulteriori aggiornamenti che, non appena disponibili, saranno prontamente pubblicati.

Va detto che la materia è tutt'ora in divenire, siamo in attesa di ulteriori aggiornamenti che, non appena disponibili, saranno prontamente pubblicati.

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